giovedì 21 maggio 2015

Per memoria: Pacchetti di viaggio

Il Parlamento europeo, la Commissione e il Consiglio si sono incontrati il 22 aprile per una terza sessione di colloqui a tre (trilogo) sul progetto di direttiva relativo ai pacchetti di viaggio “tutto incluso” (pacchetto di vendita comprensivo di biglietto aereo, sistemazioni alberghiere e leasing di un'auto, per esempio) e l'organizzazione dei viaggi assistiti (combinazioni in cui i dettaglianti facilitano l'acquisto di servizi di viaggio supplementari attraverso i processi di prenotazione collegate).
Due questioni sono rimaste tuttavia irrisolte al termine della riunione, secondo quanto riportato nel corso della riunione della Commissione IMCO del 23 aprile da parte di alcuni europarlamentari: il trattamento dei servizi di viaggio risultanti da processi collegati e l'esclusione dei viaggi di lavoro dal campo di applicazione della direttiva.
Le posizioni del Parlamento e del Consiglio sono infatti in contrasto su questi due aspetti:
- Servizi di viaggio a pacchetto acquistati da fornitori separati con processi di prenotazione collegate ('click-through packages'): il Parlamento Europeo sostiene che questo tipo di prodotto dovrebbe essere trattato come i viaggi tutto compreso, mentre il Consiglio preferisce classificarli come modalità di viaggio assistita, con conseguente differenze in termini di responsabilità e di protezione rispetto alla eventuale insolvenza del contratto.
- Viaggi d'affari: le tre istituzioni convengono di escludere un viaggio d'affari dal campo di applicazione della direttiva, in quanto i viaggiatori d'affari "non richiedono lo stesso livello di protezione di quello previsto per i consumatori". Ma mentre il Parlamento e la Commissione intendono escludere solo i viaggiatori d'affari che organizzano il loro viaggio nell'ambito di un contratto quadro, il Consiglio propone di escludere anche persone che viaggiano "per affari".
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Martedì 05 maggio, Consiglio e Parlamento dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sulla direttiva sui pacchetti turistici ed i servizi turistici assistiti (proposta COM 2013/512 che abroga la direttiva 90-314).
Le decisioni raggiunte superano il maggiore “stallo” tra Parlamento e Consiglio, ovvero l’inclusione nella definizione di pacchetto turistico dei viaggi acquistati online tramite operatori differenti, ma collegati attraverso la stessa pagina web durante le fasi di acquisto. Posizione supportata anche da Confcommercio-Confturismo, anche nel corso dei suoi incontri organizzati sul tema a Bruxelles.
Come confermato dallo stesso Parlamento tramite comunicato ufficiale, i termini principali dell’accordo sono i seguenti:
  • I consumatori che acquistano pacchetti di viaggio on-line, tramite procedura “click-through services” avranno la stessa protezione giuridica e tutela dall’insolvenza degli acquirenti dei pacchetti tradizionali.
  • Per “click-through” si intenderanno quelle modalità di acquisto di un pacchetto di viaggio in cui dei servizi aggiuntivi vengono acquistati da operatori differenti attraverso un processo di prenotazione online collegato ed in cui il nome, l’indirizzo internet e i dettagli di pagamento del consumatore siano scambiati tra gli stessi operatori entro le 24 ore successive all’acquisto.
  • Viene assicurato il diritto di per il consumatore alla cancellazione ed al rimborso del pacchetto di viaggio, qualora il prezzo di quest’ultimo aumenti più dell’8% del prezzo inizialmente indicato (la Commissione aveva proposto il 10%).
  • Nel caso di fallimento dell’operatore, gli organizzatori del viaggio dovranno provvedere al completo rimborso ad al rimpatrio dei viaggiatori che siano in viaggio in quel momento.
  • Nel caso di eventi “imprevedibili” ed “inevitabili” come disastri naturali e attacchi terroristici, gli organizzatori dovranno prevedere il pagamento di tre notti di permanenza. Il Parlamento avrebbe voluto giungere fino a cinque, ma gli Stati si sono opposti. Comunque un passaggio della Direttiva indicherà esplicitamente che in futuro la legge europea potrà ampliare il numero di queste notti.
  • Quando un consumatore acquisterà servizi ricadenti sotto questo tipo di protezione, dovrà essere chiaramente avvisato dei suoi diritti.
L’accordo dovrà essere ora confermato tramite voto dalle due istituzioni e la nuova direttiva potrebbe quindi essere pubblicata entro la fine del 2015.

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