Oggi la Commissione mantiene la promessa di adottare la proposta di pilastro europeo dei diritti sociali. Il pilastro stabilisce 20 principi e diritti fondamentali per sostenere il buon funzionamento e l'equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Nelle intenzioni, esso è destinato a servire da bussola per un nuovo processo di convergenza verso migliori condizioni di vita e di lavoro in Europa. Il pilastro è concepito principalmente per la zona euro ma è applicabile a tutti gli Stati membri dell'UE che desiderino aderirvi. (...)
Fin da oggi la Commissione affianca al pilastro europeo dei diritti sociali una serie di ulterioriiniziative legislative e non legislative concrete, concernenti ad esempio l'equilibrio tra attività professionale e vita privata di genitori e prestatori di assistenza, l'informazione dei lavoratori, l'accesso alla protezione sociale e l'orario di lavoro. Esse illustrano sia la natura delle questioni interessate dal pilastro sia le modalità di realizzazione dei suoi principi e diritti.
Viene inoltre istituito un quadro di valutazione della situazione sociale che misurerà le tendenze e le prestazioni degli Stati membri in 12 aree e valuterà i progressi compiuti in direzione di una "tripla A" sociale in tutta l'UE. I risultati confluiranno nel semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche.
La realizzazione dei principi e dei diritti del pilastro è un processo dinamico. Il pilastro ispirerà le attività condotte nel contesto del semestre europeo e nell'ottica del completamento dell'Unione economica e monetaria, in linea con la relazione dei cinque presidenti. In particolare, esso dovrebbe rilanciare il processo di convergenza all'interno dell'UEM e alcuni dei principi e dei diritti potrebbero fungere da guida per la definizione di standard più vincolanti per la zona euro. Ulteriori iniziative legislative e non legislative potrebbero seguire in futuro, nell'ambito dei programmi di lavoro annuali della Commissione. I fondi europei, in particolare il Fondo sociale europeo, assicureranno inoltre sostegno finanziario per l'attuazione di molti aspetti fondamentali del pilastro.(...)
Fin da oggi la Commissione affianca al pilastro europeo dei diritti sociali una serie di ulterioriiniziative legislative e non legislative concrete, concernenti ad esempio l'equilibrio tra attività professionale e vita privata di genitori e prestatori di assistenza, l'informazione dei lavoratori, l'accesso alla protezione sociale e l'orario di lavoro. Esse illustrano sia la natura delle questioni interessate dal pilastro sia le modalità di realizzazione dei suoi principi e diritti.
Viene inoltre istituito un quadro di valutazione della situazione sociale che misurerà le tendenze e le prestazioni degli Stati membri in 12 aree e valuterà i progressi compiuti in direzione di una "tripla A" sociale in tutta l'UE. I risultati confluiranno nel semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche.
La realizzazione dei principi e dei diritti del pilastro è un processo dinamico. Il pilastro ispirerà le attività condotte nel contesto del semestre europeo e nell'ottica del completamento dell'Unione economica e monetaria, in linea con la relazione dei cinque presidenti. In particolare, esso dovrebbe rilanciare il processo di convergenza all'interno dell'UEM e alcuni dei principi e dei diritti potrebbero fungere da guida per la definizione di standard più vincolanti per la zona euro. Ulteriori iniziative legislative e non legislative potrebbero seguire in futuro, nell'ambito dei programmi di lavoro annuali della Commissione. I fondi europei, in particolare il Fondo sociale europeo, assicureranno inoltre sostegno finanziario per l'attuazione di molti aspetti fondamentali del pilastro.(...)
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