La relazione semestrale odierna sull'attuazione e sull'impatto di SURE ne dimostra il ruolo centrale tanto nell'attenuazione dell'impatto della pandemia nel 2020 quanto nell'agevolazione della ripresa economica nel 2021, che è stata più rapida rispetto alle crisi passate. Il periodo di disponibilità di SURE, lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza, si è concluso il 31 dicembre 2022.
Nel complesso, nell'ambito dello strumento sono stati erogati complessivamente 98,4 miliardi di € di assistenza finanziaria a 19 Stati membri (vale a dire Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Spagna, Croazia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Cechia), importo che si avvicina alla dotazione massima di SURE pari a 100 miliardi di €. Vi rientrava l'ulteriore assistenza finanziaria "integrativa" di 5 miliardi di € concessa a otto Stati membri nell'autunno 2022. Nei primi mesi del 2023 è proseguito un attento monitoraggio per accertare l'assorbimento totale dell'assistenza finanziaria concessa nell'ambito di SURE, che trova ora conferma.
Per finanziare lo strumento, la Commissione ha emesso obbligazioni sociali per conto dell'UE, divenendo il maggiore emittente di obbligazioni sociali al mondo. (...)
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