N. 131/2020
: 8 ottobre 2020
Junqueras i Vies/ Parlamento
Diritto delle istituzioni
Anche il ricorso contro l'ordinanza del vicepresidente del Tribunale che respinge la domanda di provvedimenti urgenti contro il sig.Junqueras i Vies è respinto.
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N. 130/2020
: 8 ottobre 2020
Crown Van Gelder
Libertà di stabilimento
Un cliente può presentare un reclamo contro il gestore della rete nazionale a seguito di un'interruzione di corrente. Tale reclamo non può essere respinto per il solo motivo che l'impianto di tale cliente finale è collegato non al sistema elettrico nazionale, ma solo ad un sistema regionale alimentato dal sistema nazionale.
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N. 129/2020
: 8 ottobre 2020
Ravvicinamento delle legislazioni
La Francia ha correttamente informato la Commissione della necessità di adottare misure volte segnatamente a proteggere le api. La Francia ha correttamente informato la Commissione della necessità di adottare misure volte segnatamente a proteggere le api. La Francia aveva vietato l’uso di sostanze attive della famiglia dei neonicotinoidi autorizzate dalla Commissione.
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N. 128/2020
: 6 ottobre 2020
N. 127/2020
: 6 ottobre 2020
État luxembourgeois (Droit de recours contre une demande d’information en matière fiscale)
DFON
Il diritto a un ricorso effettivo garantito dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea richiede che le persone in possesso di informazioni richieste dall'amministrazione nazionale, nell'ambito di una procedura di cooperazione tra Stati membri, debbano essere in grado di intentare un'azione diretta contro tale richiesta.
Tuttavia, gli Stati membri possono negare al contribuente oggetto dell'indagine fiscale e ai terzi interessati dalle informazioni in questione il diritto di intentare un'azione diretta del genere, a condizione che vi siano altri rimedi che consentano loro di ottenere un riesame incidentale di tale richiesta.
Inoltre, una richiesta di informazioni può riguardare categorie di informazioni piuttosto che informazioni specifiche laddove tali categorie siano definite da criteri che stabiliscono la loro "rilevanza prevedibile"
Tuttavia, gli Stati membri possono negare al contribuente oggetto dell'indagine fiscale e ai terzi interessati dalle informazioni in questione il diritto di intentare un'azione diretta del genere, a condizione che vi siano altri rimedi che consentano loro di ottenere un riesame incidentale di tale richiesta.
Inoltre, una richiesta di informazioni può riguardare categorie di informazioni piuttosto che informazioni specifiche laddove tali categorie siano definite da criteri che stabiliscono la loro "rilevanza prevedibile"
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N. 126/2020
: 6 ottobre 2020
Jobcenter Krefeld
Libera circolazione delle persone
Un ex lavoratore migrante ed i suoi figli che beneficiano di un diritto di soggiorno in virtù dell'istruzione dei bambini non possono essere automaticamente esclusi dalle prestazioni sociali di base previste dalla legislazione nazionale in quanto tale lavoratore è diventato disoccupato.
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N. 125/2020
: 6 ottobre 2020
Commissione/ Ungheria (Enseignement supérieur)
Libertà di stabilimento
Le condizioni introdotte dall'Ungheria per consentire agli istituti di istruzione superiore stranieri di svolgere le loro attività nel suo territorio sono incompatibili con il diritto dell'UE.
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N. 124/2020
: 6 ottobre 2020
Bank Refah Kargaran/ Consiglio
Diritto delle istituzioni
La Corte di giustizia conferma la sentenza del Tribunale che rigetta l'azione della Banca di Refah Kargaran per il risarcimento del danno subito a seguito del misure restrittive adottate nei suoi confronti.
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N. 123/2020
: 6 ottobre 2020
La Quadrature du Net e a.
Ravvicinamento delle legislazioni
La Corte di giustizia conferma che il diritto dell'UE osta alla legislazione nazionale che imponga a un fornitore di servizi di comunicazione elettronica di effettuare la trasmissione o la conservazione generale e indiscriminata dei dati sul traffico e dei dati relativi all'ubicazione allo scopo di combattere la criminalità in generale o di salvaguardare la sicurezza nazionale.
Tuttavia, nelle situazioni in cui uno Stato membro si trova ad affrontare una grave minaccia per la sicurezza nazionale che si rivela autentica, presente o prevedibile, tale Stato membro può derogare all'obbligo di garantire la riservatezza dei dati relativi alle comunicazioni elettroniche richiedendo, mediante misure legislative, la conservazione generale e indiscriminata di tali dati per un periodo limitato nel tempo a quanto strettamente necessario, ma che può essere esteso se la minaccia persiste.
Per quanto riguarda la lotta contro la criminalità grave e la prevenzione di gravi minacce alla sicurezza pubblica, uno Stato membro può anche prevedere la conservazione mirata di tali dati nonché la loro conservazione ottimizzata.
Tale interferenza con i diritti fondamentali deve essere accompagnata da garanzie efficaci ed essere esaminata da un tribunale o da un'autorità amministrativa indipendente.
Allo stesso modo, uno Stato membro può effettuare una conservazione generale e indiscriminata degli indirizzi IP assegnati alla fonte di una comunicazione quando il periodo di conservazione è limitato a quanto strettamente necessario, o anche per effettuare una conservazione generale e indiscriminata di dati relativi all'identità civile degli utenti dei mezzi di comunicazione elettronica, e in quest'ultimo caso la conservazione non è soggetta a un termine specifico.
Tuttavia, nelle situazioni in cui uno Stato membro si trova ad affrontare una grave minaccia per la sicurezza nazionale che si rivela autentica, presente o prevedibile, tale Stato membro può derogare all'obbligo di garantire la riservatezza dei dati relativi alle comunicazioni elettroniche richiedendo, mediante misure legislative, la conservazione generale e indiscriminata di tali dati per un periodo limitato nel tempo a quanto strettamente necessario, ma che può essere esteso se la minaccia persiste.
Per quanto riguarda la lotta contro la criminalità grave e la prevenzione di gravi minacce alla sicurezza pubblica, uno Stato membro può anche prevedere la conservazione mirata di tali dati nonché la loro conservazione ottimizzata.
Tale interferenza con i diritti fondamentali deve essere accompagnata da garanzie efficaci ed essere esaminata da un tribunale o da un'autorità amministrativa indipendente.
Allo stesso modo, uno Stato membro può effettuare una conservazione generale e indiscriminata degli indirizzi IP assegnati alla fonte di una comunicazione quando il periodo di conservazione è limitato a quanto strettamente necessario, o anche per effettuare una conservazione generale e indiscriminata di dati relativi all'identità civile degli utenti dei mezzi di comunicazione elettronica, e in quest'ultimo caso la conservazione non è soggetta a un termine specifico.
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N. 122/2020
: 5 ottobre 2020
Concorrenza
Il Tribunale annulla in
parte alcune decisioni di accertamento della Commissione adottate a
seguito di sospetti di pratiche anticoncorrenziali da parte di varie
imprese francesi del settore della distribuzione. La Commissione non ha dimostrato di essere in possesso di indizi sufficientemente seri da far sospettare scambi di informazioni riguardanti le future strategie commerciali delle imprese. (...)
Alla luce di tali considerazioni, esso ritiene che la Commissione fosse in possesso di indizi sufficientemente seri per sospettare una pratica concordata riguardante gli scambi di informazioni relativi agli sconti ottenuti sui mercati dell’approvvigionamento di determinati beni di largo consumo e i prezzi sul mercato della vendita di servizi ai fabbricanti di prodotti di marca.
Per contro, in assenza di tali indizi per quanto riguarda gli scambi di informazioni riguardanti le strategie commerciali future delle imprese sospettate, il Tribunale accoglie il motivo di ricorso vertente sulla violazione del diritto all’inviolabilità del domicilio relativamente a questa seconda infrazione, e annulla dunque in parte le decisioni di accertamento. (...)
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A v Daniel B and Others
Libertà di stabilimento
Uno Stato membro di destinazione di un servizio di vendita online di prodotti medicinali non soggetti a prescrizione medica non può "bannare" farmacie che sono stabilite in un altro Stato membro ed impedire loro di vendere tali prodotti utilizzando riferimenti a pagamento sui motori di ricerca e sui siti web di confronto prezzi. Tuttavia, tale Stato membro di destinazione può, a determinate condizioni, limitare la pubblicità, vietare offerte promozionali relative a medicinali e richiedere che venga compilato un questionario sanitario incluso nel processo di ordinazione di medicinali online
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N. 120/2020
: 1 ottobre 2020
Ravvicinamento delle legislazioni
La normativa dell’Unione
che armonizza l’indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo
di provenienza degli alimenti e, segnatamente, del latte, non osta
all’adozione di disposizioni nazionali che impongono talune ulteriori
indicazioni d’origine o di provenienza. Tuttavia, l’adozione di tali indicazioni è possibile, tra le altre condizioni, solo se esiste un nesso,oggettivamente comprovato, tra l’origine o la provenienza di un alimento e talune sue qualità.
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N. 119/2020
: 29 settembre 2020
Politica economica
Secondo l’avvocato
generale Pitruzzella, il diritto dell’Unione prevede, in principio, un
obbligo di accettazione del contante in euro per il pagamento dei debiti
pecuniari. L’Unione e gli Stati membri possono, però, nell’esercizio di competenze diverse da quella riguardante la politica monetaria, porre, a determinate condizioni, limiti all’uso delle banconote in euro come mezzo di pagamento per motivi di interesse pubblico.
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N. 118/2020
: 28 settembre 2020
La Procura europea è un organismo indipendente dell'Unione incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione (ad esempio frode, corruzione e frodi IVA transfrontaliere che superano i 10 milioni di euro).
A tal fine, la Procura europea svolge indagini, esercita l'azione penale ed esplica le funzioni di pubblico ministero dinanzi agli organi giurisdizionali competenti degli Stati membri.
La Procura europea ha sede a Lussemburgo.
Attualmente, 22 Stati membri partecipano a tale cooperazione rafforzata (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna).
Attualmente, 22 Stati membri partecipano a tale cooperazione rafforzata (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna).
N. 117/2020
: 24 settembre 2020
Spazio di libertà, sicurezza e giustizia
Una misura restrittiva
della libertà adottata nei confronti di una persona oggetto di un primo
mandato d’arresto europeo (MAE) sulla base di fatti precedenti e diversi
da quelli che hanno giustificato la sua consegna in esecuzione di un
secondo MAE non è contraria al diritto dell’Unione se tale persona ha
lasciato volontariamente lo Stato membro di emissione del primo MAE. In tale contesto, l’assenso deve essere dato dalle autorità dell’esecuzione dello Stato membro che ha consegnato sulla base del secondo MAE la persona sottoposta a procedimento penale.
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N. 116/2020
: 23 settembre 2020
Aiuti di Stato
Il regime di tassazione
spagnolo applicabile ad alcuni contratti di locazione finanziaria
conclusi da cantieri navali costituisce un regime di aiuti. Gli aiuti di Stato illegali concessi a tale titolo devono essere recuperati presso i loro beneficiari.
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N. 115/2020
: 23 settembre 2020
Politica economica
Il Tribunale annulla la
decisione del Comitato di risoluzione unico sul calcolo dei contributi
ex ante al Fondo di risoluzione unico per il 2017 e constata
l’illegittimità parziale del regolamento delegato 2015/63. La decisione non è sufficientemente autenticata e motivata. Il calcolo dei contributi della Landesbank Baden-Württemberg, della Hypo Vorarlberg Bank e della Portigon risulta intrinsecamente privo di trasparenza.
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N. 114/2020
: 23 settembre 2020
Adesione di nuovi Stati
Secondo l’avvocato
generale Bobek, la nomina ad interim dell’ispettore capo
dell’ispettorato giudiziario e le disposizioni nazionali
sull’istituzione di una sezione specifica della procura dotata di
competenza esclusiva per i reati commessi da membri del potere
giudiziario sono contrarie al diritto dell’Unione. Il diritto dell’Unione non osta a disposizioni nazionali sulla responsabilità dello Stato per errori giudiziari e sull’azione di rivalsa proposta dallo Stato nei confronti del giudice interessato in caso di malafede o negligenza grave, purché tali procedure roffrano garanzie sufficienti.
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N. 113/2020
: 23 settembre 2020
SERV
Il principio della libera
prestazione dei servizi e la direttiva sull’assistenza sanitaria
transfrontaliera ostano a una normativa nazionale che escluda, in
assenza di autorizzazione preventiva, il rimborso dei costi relativi a
un intervento cui una persona assicurata, residente in uno Stato membro,
è stata sottoposta d’urgenza in un altro Stato membro. Una siffatta restrizione alla libera prestazione dei servizi non è proporzionata e viola la direttiva.
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N. 112/2020
: 22 settembre 2020
Aiuti di Stato
La Corte di giustizia
conferma la decisione della Commissione che approva gli aiuti britannici
a favore della centrale nucleare di Hinkley Point C. (...) La Corte ha giudicato, in sostanza, che una tale linea di condotta non sarebbe compatibile con l’articolo 194, paragrafo 2, secondo comma, TFUE, dal quale discende che uno Stato membro è libero di determinare le condizioni per la gestione delle proprie risorse energetiche, la propria scelta tra diverse fonti di energia e la struttura generale del suo rifornimento energetico, senza escludere che detta scelta possa vertere sull’energia nucleare.
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N. 111/2020
: 22 settembre 2020
Libertà di stabilimento
Una normativa nazionale
che assoggetta ad autorizzazione la locazione, esercitata in maniera
reiterata, di un locale destinato ad abitazione per brevi periodi ad una
clientela di passaggio che non vi elegga domicilio è conforme al
diritto dell’Unione. La lotta contro la scarsità di alloggi destinati alla locazione di lunga durata costituisce un motivo imperativo di interesse generale che giustifica una siffatta normativa.
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N. 110/2020
: 18 settembre 2020
Sentenza della Corte di giustizia nella causa C-265/19
Recorded Artists Actors Performers
Il diritto dell'UE impedisce a uno Stato membro di escludere artisti (interpreti o esecutori) cittadini di Stati al di fuori del SEE dal diritto ad un'unica equa remunerazione per la riproduzione di musica registrata.
Libertà di stabilimento
N. 109/2020
: 17 settembre 2020
Aiuti di Stato
Investita di una domanda
di interpretazione vertente sulle modalità di esecuzione di una
decisione della Commissione che sanziona la Francia per un aiuto di
Stato dichiarato incompatibile con il mercato comune, la Corte di
giustizia constata l’invalidità di tale decisione. La Commissione è incorsa in un errore di diritto nel ritenere che la riduzione degli oneri sociali procurasse un vantaggio diretto alle imprese di pesca.
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N. 108/2020
: 17 settembre 2020
Proprietà intellettuale e industriale
La Corte respinge i
ricorsi proposti dall’EUIPO e da una società spagnola contro la sentenza
del Tribunale che autorizza il calciatore Lionel Messi a registrare il
marchio «MESSI» per articoli e abbigliamento sportivi. (...) avendo rilevato che il pubblico di riferimento percepiva i segni MASSI e MESSI come diversi sotto il profilo concettuale, il Tribunale poteva a giusto titolo applicare tale giurisprudenza.
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N. 107/2020
: 17 settembre 2020
Relazioni esterne
La Corte conferma la
sentenza del Tribunale che aveva respinto un ricorso contro le misure
restrittive imposte ad alcune società petrolifere russe appartenenti al
gruppo Rosneft nell’ambito della crisi in Ucraina.Tali misure sono debitamente motivate e consentono di esercitare pressione sulla Russia per via
del suo ruolo in tale crisi.
del suo ruolo in tale crisi.
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N. 106/2020
: 15 settembre 2020
Libertà di stabilimento
La Corte interpreta, per la prima volta, il regolamento dell’Unione che sancisce la «neutralità di Internet» Gli obblighi di protezione dei diritti degli utenti di Internet e di trattamento non discriminatorio del traffico ostano a che un fornitore di accesso a Internet privilegi talune applicazioni e taluni servizi, mediante pacchetti che consentono a tali applicazioni e servizi di beneficiare di una «tariffa zero» e che assoggettano l’utilizzo delle altre applicazioni e degli altri servizi a misure di blocco o di rallentamento.
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