- Aggiornare le norme UE su sicurezza e responsabilità per i prodotti abilitati all'IA
- Utilizzare algoritmi imparziali e introdurre meccanismi di revisione
- Esseri umani sempre responsabili, in ultima istanza, delle decisioni prese
Il PE chiede una serie di diritti per proteggere i
consumatori nel contesto dell'Intelligenza artificiale e dei processi
decisionali automatizzati, in una risoluzione approvata mercoledì.
La
risoluzione non legislativa affronta le diverse sfide derivanti dal
rapido sviluppo delle tecnologie dell'Intelligenza artificiale (IA) e
dei processi decisionali automatizzati (automated decision-making - ADM), con particolare attenzione alla protezione dei consumatori.
Nel testo approvato, il Parlamento
accoglie con favore il potenziale dell’ADM nel fornire servizi
innovativi e migliorati, compresi i nuovi servizi digitali come gli
assistenti virtuali e i chatbot. Tuttavia, secondo i deputati,
quando i consumatori interagiscono con un sistema automatizzato,
dovrebbero essere sempre adeguatamente informati “su come contattare un
essere umano dotato di potere decisionale e come sia possibile
controllare e correggere le decisioni".
Inoltre, il Parlamento afferma che: "gli
esseri umani devono sempre essere responsabili, in ultima istanza,
delle decisioni prese nell'ambito di servizi professionali”, come le
professioni mediche, forensi e contabili, il settore bancario.
Per tanto, si chiede di utilizzare solo
dati di alta qualità e algoritmi imparziali, e introdurre strutture di
revisione per rimediare a possibili errori nelle decisioni
automatizzate, incluso un rimedio specifico per le decisioni
automatizzate che sono permanenti. (...)
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