martedì 17 dicembre 2019

L'UE deve combattere la disinformazione a livello locale e regionale

I rappresentanti politici locali e regionali esprimono la loro frustrazione nei confronti delle piattaforme dei social media e invitano l'UE ad aiutare la società civile e gli enti locali a individuare la disinformazione.

L'Unione europea dovrebbe coinvolgere "con urgenza" gli enti locali e regionali negli sforzi volti a contrastare la disinformazione: questo è quanto chiede il Comitato europeo delle regioni (CdR) in un parere adottato il 5 dicembre. L'Assemblea dei rappresentanti politici locali e regionali dell'UE ha inoltre esortato l'UE ad esercitare una maggiore pressione sulle piattaforme di social media affinché rispondano in modo più rapido, efficace e adeguato alla disinformazione.

I leader locali e regionali hanno formulato le loro raccomandazioni in un parere di iniziativa in merito al piano d'azione dell'UE contro la disinformazione e pertanto le loro proposte non si inquadrano nel processo di riesame formale dell'UE. Tuttavia, la loro decisione unilaterale di inviare il contributo del CdR alle istituzioni dell'UE con responsabilità decisionali sottolinea l'importanza che essi attribuiscono alla necessità di inserire la lotta contro la disinformazione in una dimensione locale, esercitando una maggiore pressione sul settore privato e investendo maggiori sforzi e risorse nella verifica dei fatti e nella collaborazione con la società civile. (...)

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