Durante la sessione plenaria di dicembre i membri del Comitato europeo delle regioni (CdR) hanno discusso della relazione annuale della Commissione europea sulla politica di concorrenza. Il parere elaborato da Dominique Lévêque (FR/PSE) chiede che la futura legislazione tenga conto della più complessa attività statale necessaria per liberare l'intero potenziale economico delle regioni nella trasformazione verde e digitale .
Fondata sui pilastri del controllo degli aiuti di Stato e della politica antitrust, la politica di concorrenza dell'UE mira a salvaguardare il mercato unico dagli interventi sproporzionati degli Stati e dagli abusi di potere di mercato da parte delle grandi imprese. L'obiettivo è quello di realizzare un mercato unico che apporti vantaggi sia ai cittadini che ai consumatori dell'UE. Il parere del CdR adottato nel corso della sessione plenaria riconosce l'importanza di una forte politica di concorrenza, sottolineando nel contempo che la concorrenza in quanto tale non dovrebbe essere vista come un fine in sé, ma piuttosto come un mezzo per raggiungere obiettivi politici generali. (...)
Fondata sui pilastri del controllo degli aiuti di Stato e della politica antitrust, la politica di concorrenza dell'UE mira a salvaguardare il mercato unico dagli interventi sproporzionati degli Stati e dagli abusi di potere di mercato da parte delle grandi imprese. L'obiettivo è quello di realizzare un mercato unico che apporti vantaggi sia ai cittadini che ai consumatori dell'UE. Il parere del CdR adottato nel corso della sessione plenaria riconosce l'importanza di una forte politica di concorrenza, sottolineando nel contempo che la concorrenza in quanto tale non dovrebbe essere vista come un fine in sé, ma piuttosto come un mezzo per raggiungere obiettivi politici generali. (...)
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