(...) Nelle conclusioni il Consiglio esorta ad adottare nei prossimi mesi una serie di azioni non legislative, quali:
- organizzare riunioni periodiche della rete europea di cooperazione in materia elettorale in occasione delle quali gli Stati membri possano condividere conoscenze specifiche e buone pratiche, nonché individuare congiuntamente eventuali minacce
- istituire un sistema di allarme rapido grazie al quale i punti di contatto nazionali negli Stati membri possano condividere velocemente informazioni sulle campagne di disinformazione
- migliorare la comunicazione strategica in materia di valori e politiche europei
- rafforzare l'ecosistema mediatico europeo, ad esempio agevolando l'istituzione di una rete multidisciplinare di verificatori di fatti e ricercatori universitari indipendenti per individuare e denunciare la disinformazione nei vari social network e media digitali
- aumentare la resilienza dei cittadini promuovendo e sostenendo l'alfabetizzazione mediatica e digitale
- promuovere, insieme al settore privato e alla società civile, attività di sensibilizzazione per proteggere l'integrità del processo elettorale
- valutare le minacce informatiche nel contesto elettorale e prevedere misure per affrontarle e preservare l'integrità del sistema elettorale
- invitare il settore privato a investire in risorse per far fronte ad attività online correlate alle elezioni, in maniera responsabile e attendibile
- vagliare opzioni per accrescere la cooperazione con gli attori internazionali competenti (...)
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