(...) Un turista tedesco in Italia viene arrestato a seguito di una rissa in un bar. Non parlando la lingua, non capisce il perché dell’arresto né l’accusa a suo carico. La polizia gli consegna un documento in tedesco in cui sono elencati i suoi diritti: diritto a un avvocato, diritto a conoscere i capi d’accusa e diritto a un interprete. Sembrerebbe una fiction televisiva, invece è quasi realtà nell’Unione. Oggi la Commissione europea ha proposto nuove regole per garantire che chiunque sia indagato o imputato per un reato nei paesi dell’UE venga informato dei diritti di cui gode in una lingua a lui comprensibile. Le persone arrestate o colpite da mandato d’arresto europeo dovranno essere informate per iscritto, con una comunicazione dei diritti, dei loro diritti fondamentali nei procedimenti penali. Anche se la formulazione esatta della comunicazione è a discrezione degli Stati membri, la proposta della Commissione contiene un modello in 22 lingue dell'Unione. L’obiettivo è garantire la coerenza a beneficio di chi attraversa le frontiere e ridurre le spese di traduzione. La proposta è fondamentale per aumentare la fiducia nello spazio europeo di giustizia, soprattutto perché sono sempre più numerosi i cittadini dell’UE che viaggiano: il 47% dei tedeschi, il 34% dei cittadini del Regno Unito e il 16% degli italiani vanno in vacanza in altri paesi dell’UE. Per diventare legge la proposta odierna dovrà essere approvata dal Parlamento europeo e dai ministri della Giustizia dell'Unione. (...)
cfr. anche le FAQ in materia
Malaysia committed to complying with international export controls on
semiconductors
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2 ore fa
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