Dopo la conclusione della vicenda Taricco la necessità, affermata dalla Corte costituzionale nella sentenza del 14 dicembre 2017 n. 269, di una pronuncia di incostituzionalità delle leggi italiane in conflitto con disposizioni della Carta dei diritti fondamentali direttamente applicabili (oltre che con norme costituzionali) ha riaperto qualche problema in merito al primato del diritto dell’Unione nell’ordinamento italiano. La successiva giurisprudenza costituzionale, peraltro, pur ribadendo tale competenza della Corte costituzionale, ha riconosciuto il potere del giudice comune di disapplicare le suddette leggi. Resta da chiarire se l’orientamento della Corte costituzionale debba limitarsi al contrasto con la Carta di diritti fondamentali o debba applicarsi anche quando siano in giuoco altri principi dell’Unione che abbiano una impronta costituzionale. (...)
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