La Commissione accoglie con favore l'accordo politico provvisorio raggiunto oggi tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di revisione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. La direttiva riveduta rafforzerà notevolmente la protezione della salute umana e dell'ambiente dagli scarichi nocivi delle acque reflue urbane. Porterà inoltre a fiumi, laghi, acque sotterranee e mari più puliti in tutta Europa.
Con le nuove misure in vigore, un maggior numero di nutrienti sarà rimosso dalle acque reflue urbane e saranno applicate nuove norme ai microinquinanti. La direttiva si applicherà ora a un numero più ampio di aree, in quanto riguarderà anche gli agglomerati più piccoli a partire da 1,000 abitanti.
Secondo il principio "chi inquina paga", la nuova legge garantirà che i costi di tale protezione siano parzialmente coperti dall'industria responsabile, piuttosto che dalle tariffe idriche o dal bilancio pubblico. Inoltre, spingerà il settore delle acque reflue verso la neutralità energetica e climatica. Migliorerà inoltre la gestione delle acque meteoriche, che diventeranno sempre più importanti in vista dell'aumento delle forti precipitazioni dovute ai cambiamenti climatici.
Infine, garantirà l' accesso ai servizi igienico-sanitari
negli spazi pubblici ai due milioni di persone più vulnerabili ed
emarginate nell'UE. Ciò è in linea con i requisiti stabiliti nella direttiva riveduta sull'acqua potabile recentemente adottata, che prevede l'accesso all'acqua per tutti. (...)
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