- Le modifiche puntano a dare più voce ai cittadini e creare un'UE più efficace
- Il processo legislativo dev'essere rivisto per rimanere al passo con le sfide moderne
- Le proposte riguardano tutti i settori politici e mirano ad ampliare la cooperazione a livello dell'UE
- Il Parlamento si aspetta che il Consiglio europeo convochi a dicembre una Convenzione per la revisione dei trattati
Dopo la Conferenza sul futuro dell'Europa e in un contesto di crisi e sfide senza precedenti, i deputati presentano le loro proposte per cambiare l'UE.
La relazione, preparata da cinque correlatori che rappresentano un'ampia maggioranza in Parlamento, è stata approvata con 305 voti favorevoli, 276 contrari e 29 astensioni. La risoluzione che l'accompagna è stata approvata con 291 voti favorevoli, 274 contrari e 44 astensioni. Le citazioni dei cinque correlatori sono consultabili qui.
Il Parlamento chiede riforme che rafforzino la capacità dell'UE di agire e diano più voce ai cittadini. Tra le proposte presentate figurano:
- un sistema più bicamerale per evitare situazioni di stallo, attraverso un maggiore ricorso al voto a maggioranza qualificata e alla procedura legislativa ordinaria;
- il riconoscimento al Parlamento di un pieno diritto di iniziativa legislativa e del ruolo di colegislatore per il bilancio a lungo termine;
- una revisione delle norme sulla composizione della Commissione (rinominata "esecutivo europeo"). Tra queste, anche modifiche che riguardano la figura di Presidente della Commissione, che riceverà la nomina del Parlamento e l'approvazione del Consiglio (contrariamente a quanto avviene oggi) e potrà scegliere i propri Commissari in base alle preferenze politiche, tenendo conto dell'equilibrio geografico e demografico, e la possibilità di presentare una mozione di censura sui singoli Commissari;
- la pubblicazione delle posizioni degli Stati membri dell'UE su questioni legislative, per garantire una maggiore trasparenza in seno al Consiglio;
- la creazione di meccanismi di partecipazione adeguati e il
rafforzamento del ruolo dei partiti politici europei, per dare più voce
ai cittadini. (...)
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