Sappiamo che i fatti contano più delle parole. Quando i carri armati russi hanno attraversato il confine con l’Ucraina, abbiamo agito immediatamente, con unità, forza e determinazione. L’UE e i suoi partner hanno imposto sanzioni senza precedenti alla Russia e ai complici della sua guerra imperialista. La nostra intera Unione ha dimostrato solidarietà nei confronti dell’Ucraina, fornendo sostegno umanitario, finanziario e militare. Gli Stati membri confinanti hanno aperto le frontiere agli ucraini in fuga dalla guerra e hanno offerto loro alloggio, assistenza medica e la possibilità di lavorare, e ai loro figli un banco nelle loro aule. L’UE ha preso la decisione storica di concedere all’Ucraina lo status di paese candidato all’adesione. Oggi, ancora una volta, l’Europa significa il futuro.
Lo scorso anno l’UE ha dimostrato quanto siano grandi le sfide che possiamo superare agendo insieme con ambizione. La Russia ha iniziato una guerra non solo contro l’Ucraina, ma anche contro l’energia e l’economia dell’Europa. Grazie a REPowerEU puntiamo a porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili russi in tempi record. Nei primi otto mesi di guerra siamo riusciti a sostituire oltre l’80 % del gas da gasdotto russo, abbiamo riempito i nostri impianti di stoccaggio del gas a livelli record (oltre il 95 % in novembre), abbiamo ridotto il nostro consumo di gas del 20 % tra agosto e novembre (rispetto ai cinque anni precedenti) e aumentato la diffusione delle energie rinnovabili di oltre il 40 %. Anche in tempi di crisi, l’UE ha sostenuto con fermezza i suoi obiettivi in materia di clima. Abbiamo agito più rapidamente e con maggiore impegno per mantenere la promessa di lasciare un’Europa migliore alla prossima generazione.
Nel 2022 il nostro piano per la ripresa NextGenerationEU ha inoltre iniziato a finanziare progetti verdi e digitali sul terreno, dall’eolico offshore ai treni elettrici, dai servizi pubblici digitali agli ospedali efficienti sotto il profilo energetico. Per sfruttare questa dinamica e il successo dell’Anno europeo dei giovani, abbiamo proclamato il 2023 Anno europeo delle competenze.
Stiamo riunendo lavoratori, industria, parti sociali, erogatori di formazione e autorità nazionali, regionali e locali per dare priorità all’istruzione, alla formazione professionale, alla riqualificazione e al miglioramento delle competenze. Dobbiamo ridurre la disoccupazione giovanile e adoperarci affinché più donne possano entrare nel mercato del lavoro, perché dobbiamo sfruttare al meglio il potenziale dell’Europa. Sono infatti le persone e le loro competenze a guidare un cambiamento positivo.
Nell’anno a venire continueremo a rendere le nostre democrazie e le nostre economie più resilienti, le nostre industrie più competitive, le nostre società più eque e i nostri partenariati con il resto del mondo più forti. Vi invito a leggere le pagine seguenti, che illustrano tutti i progressi compiuti dall’Unione nel 2022.
Viva l’Europa! Ursula von der Leyen (...)
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