giovedì 17 novembre 2022

Il pilastro europeo dei diritti sociali cinque anni dopo la sua creazione

Oggi, in occasione del primo Forum europeo sull'occupazione e i diritti sociali, l'UE celebra il quinto anniversario del pilastro europeo dei diritti sociali, fa il punto sui progressi compiuti e guarda al futuro.

Sono trascorsi cinque anni dalla proclamazione del pilastro europeo dei diritti sociali al vertice sociale di Göteborg del 2017 da parte del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione. 
Da allora l'impegno è stato confermato al vertice sociale di Porto del 2021 dai leader dell'UE, dalle parti sociali e dalle organizzazioni della società civile. 
La Commissione ha presentato oltre 130 iniziative per attuare il pilastro negli Stati membri e realizzare un'Europa sociale equa, inclusiva e ricca di opportunità.
Tali iniziative spaziano dalla trasparenza e parità delle retribuzioni tra donne e uomini ai salari minimi, dagli investimenti nelle competenze alla lotta contro la povertà infantile, dal reddito minimo alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.

Dopo una forte ripresa socioeconomica dalla pandemia di COVID-19, nel contesto attuale i principi del pilastro sono più importanti che mai: molte famiglie faticano ad arrivare a fine mese a causa dell'aumento dei prezzi aggravato dall'invasione russa dell'Ucraina.  (...)

I tre obiettivi a livello dell'UE da raggiungere entro il 2030 sono i seguenti:

  1. almeno il 78% della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni dovrebbe avere un lavoro;
  2. almeno il 60% di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione;
  3. rispetto al 2019, il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale dovrebbe essere ridotto di almeno 15 milioni, di cui almeno 5 milioni bambini. (...)
 

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