mercoledì 20 luglio 2022

Sicurezza dei prodotti - Consilium

Il progetto di normativa è volto a rafforzare le norme relative alla sicurezza dei prodotti e a migliorare la tracciabilità dei prodotti nei mercati.

Una misura necessaria

L'attuale normativa sulla sicurezza dei prodotti si ritrova in diversi atti, alcuni dei quali sono ormai obsoleti.

Tutte le merci scambiate nell'UE sono soggette a requisiti generali di sicurezza. Alcuni prodotti, ad esempio i giocattoli, i prodotti chimici o gli elettrodomestici, sono soggetti a severe norme UE armonizzate. Tuttavia non vi è coerenza tra i requisiti per i prodotti armonizzati e quelli non armonizzati, e non esistono parametri di riferimento per valutare i prodotti non armonizzati.

Per le imprese è molto difficile rispettare le norme relative alla sicurezza dei prodotti quando sono così complesse e disseminate in vari testi di legge. Si rischia in tal modo di mettere i consumatori in pericolo e di creare incertezza per le autorità di vigilanza del mercato.

Nello specifico
Proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti di consumo - 2013/0049 (COD)


La normativa proposta mira a chiarire ed allineare le norme di sicurezza per tutti i prodotti di consumo non alimentari, compresi giocattoli, prodotti chimici ed elettrodomestici.

Ciò significa che gli stessi requisiti generali di sicurezza, compresa l'etichettatura, la documentazione tecnica e le segnalazioni alle autorità, riguarderanno tutti i tipi di prodotti di consumo. Alcune eccezioni, ad esempio i farmaci o le piante, sono disciplinate da normative specifiche.

Il progetto di normativa pone l'accento soprattutto sulla tracciabilità dei prodotti lungo tutta la catena di fornitura.

Ne deriveranno ulteriori responsabilità per le imprese:
ai fabbricanti e agli importatori verrebbe richiesto di fornire l'indicazione del "paese di origine" sull'etichetta di tutti i prodotti venduti nell'UE.Verrebbe così sostituito l'attuale sistema su base volontaria. 

L'etichetta "Made in":
andrebbe ad aggiungersi al requisito di base relativo al nome e all'indirizzo del fabbricante;
contribuirebbe ad individuare l'effettivo luogo di produzione, qualora questo sia diverso dall'indirizzo del fabbricante;
i distributori, compresi i grossisti e i dettaglianti, sarebbero tenuti a verificare l'etichettatura prima di mettere in vendita un prodotto nei loro negozi;
le imprese avrebbero l'obbligo di identificare chi ha fornito loro un certo prodotto e a chi lo hanno successivamente fornito. (...)









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