La Commissione ha proposto oggi l'istituzione della prossima
generazione di risorse proprie del bilancio dell'UE, presentando tre
nuove fonti di entrate:
la prima si basa sulle entrate provenienti dallo
scambio di quote di emissioni (ETS),
la seconda attinge alle risorse
generate dal proposto meccanismo di adeguamento del carbonio alle
frontiere dell'UE,
la terza è fondata sulla quota degli utili residui
delle imprese multinazionali che sarà riassegnata agli Stati membri
dell'UE secondo il recente accordo OCSE/G20 sulla ridistribuzione
parziale dei diritti di imposizione ("primo pilastro").
Si prevede che
queste nuove fonti di entrate, una volta giunte a regime negli anni
2026-2030, genereranno in media fino a 17 miliardi di € all'anno a
favore del bilancio dell'UE.
Le nuove risorse proposte oggi contribuiranno a permettere il
rimborso degli importi raccolti dall'UE per finanziare la componente a
fondo perduto di NextGenerationEU.
Le nuove risorse proprie dovrebbero
anche finanziare il Fondo sociale per il clima.
Quest'ultimo è un
elemento essenziale del nuovo sistema proposto per lo scambio di quote
di emissioni, che riguarderà gli edifici e il trasporto su strada e
contribuirà a garantire che nessuno sia lasciato indietro nella
transizione verso un'economia decarbonizzata. (...)
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