Le autorità e le organizzazioni dei consumatori dell'UE hanno ricevuto un numero crescente di reclami da parte di consumatori che sono stati vittime di frodi o truffe durante la consultazione di siti di social media e ai quali sono state imposte anche talune condizioni di utilizzo non conformi alle norme UE di tutela dei consumatori.
Su tale base, lo scorso novembre le autorità dell'UE per la tutela dei consumatori, sotto la guida dell'autorità omologa francese e con il sostegno della Commissione europea, hanno inviato una lettera a Facebook, Twitter e Google+ chiedendo loro di affrontare questi due aspetti preoccupanti.
Giovedì 16 marzo, le autorità dell'UE per la tutela dei consumatori e la Commissione europea hanno incontrato gli operatori interessati per ascoltare e discutere le soluzioni proposte. Gli operatori in questione predisporranno entro un mese misure dettagliate su come conformarsi al quadro normativo dell'UE. La Commissione e le autorità responsabili della tutela dei consumatori esamineranno le proposte definitive. Se queste non risulteranno soddisfacenti, le autorità per la tutela dei consumatori potrebbero ricorrere in ultima istanza a misure coercitive.
Gli operatori hanno convenuto di proporre cambiamenti, in particolare in due settori:
le clausole e le condizioni abusive;
le frodi e le truffe che inducono in errore i consumatori nel momento in cui utilizzano le reti sociali.(...)
Su tale base, lo scorso novembre le autorità dell'UE per la tutela dei consumatori, sotto la guida dell'autorità omologa francese e con il sostegno della Commissione europea, hanno inviato una lettera a Facebook, Twitter e Google+ chiedendo loro di affrontare questi due aspetti preoccupanti.
Giovedì 16 marzo, le autorità dell'UE per la tutela dei consumatori e la Commissione europea hanno incontrato gli operatori interessati per ascoltare e discutere le soluzioni proposte. Gli operatori in questione predisporranno entro un mese misure dettagliate su come conformarsi al quadro normativo dell'UE. La Commissione e le autorità responsabili della tutela dei consumatori esamineranno le proposte definitive. Se queste non risulteranno soddisfacenti, le autorità per la tutela dei consumatori potrebbero ricorrere in ultima istanza a misure coercitive.
Gli operatori hanno convenuto di proporre cambiamenti, in particolare in due settori:
le clausole e le condizioni abusive;
le frodi e le truffe che inducono in errore i consumatori nel momento in cui utilizzano le reti sociali.(...)
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