Trovato un accordo sulle modifiche al procedimento europeo per le controversie di modesta entità
Il 29 giugno, Consiglio e Parlamento UE hanno trovato un accordo sul regolamento portante modifica al procedimento europeo per le controversie di modesta entità proposto dalla Commissione nel 2013 al fine di migliorare l’accesso alla giustizia, semplificando e accelerando i procedimenti nelle controversie transfrontaliere di modesta entità.
Giova rilevare come, a seguito dell’accordo, la soglia per determinare una controversia di modesta entità è stata innalzata da € 2.000 a € 5.000 e che gli Stati avranno inoltre l’obbligo di assicurare che le spese processuali per le controversie di modesta entità non siano sproporzionate.
Il 29 giugno, Consiglio e Parlamento UE hanno trovato un accordo sul regolamento portante modifica al procedimento europeo per le controversie di modesta entità proposto dalla Commissione nel 2013 al fine di migliorare l’accesso alla giustizia, semplificando e accelerando i procedimenti nelle controversie transfrontaliere di modesta entità.
Giova rilevare come, a seguito dell’accordo, la soglia per determinare una controversia di modesta entità è stata innalzata da € 2.000 a € 5.000 e che gli Stati avranno inoltre l’obbligo di assicurare che le spese processuali per le controversie di modesta entità non siano sproporzionate.
Inoltre,
vi sarà un incremento dell’uso di strumenti digitali nel processo, in
particolare per quanto riguarda la partecipazione alle udienze e
l’istruzione probatoria.
Le traduzioni necessarie ad assicurare
l’esecuzione di una decisione in materia di controversie di modesta
entità in un altro Stato membro saranno poi ridotte al minimo.
Vi sarà
infine un collegamento tra la procedura in oggetto e quella relativa
alla procedura europea di ingiunzione di pagamento, per cui sarà
consentito al ricorrente di utilizzare il procedimento europeo per
controversie di modesta entità per opporsi a un’ingiunzione di pagamento
europea.
Ora che l'accordo è stato raggiunto, il regolamento verrà
presentato al Parlamento europeo a seguito del processo di revisione
giuridico-linguistica e, successivamente, al Consiglio per l'adozione.
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