L’entrata in vigore (2 luglio 2014) della Direttiva 2014/57/UE e del Regolamento UE 596/2014 ha inaugurato una nuova fase delle strategie comunitarie di contrasto al fenomeno del cosiddetto market abuse[1].
Alla luce degli scoraggianti esiti dell’analisi operata dal cosiddetto «gruppo di Lavosère», incaricato di valutare l’efficacia dissuasiva e preventiva dei vigenti sistemi normativi nazionali in tema di market abuse, l’Unione Europea pare aver optato per un generale rafforzamento normativo del contrasto ai fenomeni di abuso di mercato, mediante un “intervento complesso” finalizzato a dispiegare tanto strumenti di armonizzazione minima quanto strumenti dotati di immeditata prescrittività per gli Stati membri.(...)
Alla luce degli scoraggianti esiti dell’analisi operata dal cosiddetto «gruppo di Lavosère», incaricato di valutare l’efficacia dissuasiva e preventiva dei vigenti sistemi normativi nazionali in tema di market abuse, l’Unione Europea pare aver optato per un generale rafforzamento normativo del contrasto ai fenomeni di abuso di mercato, mediante un “intervento complesso” finalizzato a dispiegare tanto strumenti di armonizzazione minima quanto strumenti dotati di immeditata prescrittività per gli Stati membri.(...)
Nessun commento:
Posta un commento