mercoledì 18 marzo 2015

Per memoria: azioni in tema di sicurezza alimentare

L’Operazione Opson IV, un operazione condotta e coordinata da INTERPOL-Europol nei mesi di dicembre 2014 e gennaio 2015, ha portato al sequestro di oltre 2.500 tonnellate di alimenti contraffatti. Gli alimenti sono mozzarella, fragole, uova, olio da cucina e frutta secca. L’operazione ha coinvolto polizia, dogane, organismi di regolamentazione nazionale e partner del settore privato; i controlli sono stati effettuati presso  negozi, mercati, aeroporti, porti e aree industriali. Funzionari italiani hanno sequestrato 31 tonnellate di frutti di mare venduti come fresco, ma che erano stati congelati prima di essere trattati perossido di acido citrico, fosfato e idrogeno. Le autorità egiziane hanno sequestrato 35 tonnellate di burro falso e smantellato una fabbrica di tè falso. Dei quasi 275.000 litri di bevande recuperati in tutte le regioni, l'alcol contraffatto è stato tra il prodotto più sequestrato.
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La Food Integrity Network è progetto finanziato dall’UE, che ha costituito una piattaforma per le parti interessate e gli esperti, per lo scambio di conoscenze e competenze sulla sicurezza e qualità degli alimenti. Lo scopo è quello di condividere rapidamente le informazioni sui casi sospetti, tutelando i consumatori dagli effetti dannosi, di descrizione errata di prodotti alimentari. Gli obiettivi generali di FI Network è quello di riunire produttori, distributori, trasformatori, commercianti, autorità di regolamentazione, ricercatori e rappresentanti dei consumatori per assicurare l'integrità della catena alimentare.

Si ricorda che a livello comunitario agisce dal 1979  il sistema RASFF - Food and Feed Safety Alerts
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FIR (food information regulation): la posizione di Eurocommerce
Nel discorso di apertura nell’ incontro con il Commissario Andriukaitis e parti interessate del settore nella catena di approvvigionamento alimentare, EuroCommerce si è espressa a favore di un approccio equilibrato tra le esigenze dei consumatori e le realtà di mercato. Nel considerare ulteriori obblighi di informazione, si è posta anche l’attenzione sul fatto che, quando si trattava di stili di vita sani, il cambiamento comportamentale è un processo lento. Le numerose iniziative volontarie messe in atto da parte del settore, devono avere il tempo per mostrare i risultati prima di considerare misure legislative. Il Commissario ha  ribadito che l'obesità, la gestione delle crisi della sicurezza alimentare, la resistenza antimicrobica e il benessere degli animali, sono le priorità. La Commissione deve anche decidere sulla strategia alimentare sostenibile, ed EuroCommerce  ha suggerito di  esaminare buone pratiche di volontariato già esistenti, piuttosto che formulare nuove misure legislative.

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