La Commissione europea (direzione generale Giustizia), a seguito di un’ampia consultazione pubblica, ha deciso di rivedere e di semplificare la normativa applicabile alle controversie transfrontaliere di modesta entità in materia civile e commerciale, presentando una proposta di revisione del regolamento (CE) n. 861/2007,
al fine di rafforzare la posizione dei consumatori e delle imprese, in
particolare piccole e medie.
Tra le principali novità inserite dalla
Commissione europea, si segnala:
- l’innalzamento della soglia di valore delle controversie in questione, che la Commissione porta fino a 10.000 euro (dai 2.000 euro finora previsti);
- l’ampliamento della definizione di casi “transfrontalieri” a tutte le ipotesi con un elemento transfrontaliero, ivi inclusi quelli dei paesi terzi;
- la definizione di un tetto massimo per le spese processuali, che attualmente possono risultare eccedenti il valore della controversia stessa: la Commissione propone che tali spese non eccedano il 10% del valore della causa e partano da un minimo non superiore ai 35 euro. Secondo la Commissione, gli Stati membri dovranno introdurre mezzi di pagamento a distanza delle spese di giudizio (che, ad esempio, potranno essere pagate on-line tramite carta di credito);
- i ricorrenti potranno iniziare la procedura di denuncia on-line: l’e-mail diventerà uno strumento di comunicazione tra le parti legalmente valido, così come sarà riconosciuto l’utilizzo dei mezzi di tele/videoconferenza durante le udienze, laddove necessario.
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