Il
21 novembre scorso si è tenuta a Bruxelles
la conferenza finale per la presentazione dei risultati del primo anno
di attività del consiglio europeo delle competenze professionali del
settore del commercio.
Il consiglio è stato istituito con il contributo
finanziario della Commissione europea. Il progetto
è stato presentato su iniziativa delle parti sociali del settore, EuroCommerce,
rappresentanza datoriale e Uni-Europa,
rappresentanza sindacale.
I paesi attualmente partner del progetto sono Belgio, Croazia, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.
Estonia e Svezia al momento seguono le attività del consiglio in qualità di osservatori.
L’obiettivo
del consiglio delle competenze è quello
di anticipare il fabbisogno delle competenze nel settore del commercio
partendo dall’osservazione della situazione attuale e studiando le
tendenze future.
Il primo anno di attività del consiglio ha prodotto
un rapporto
che, oltre all’analisi condotta sul settore, stila una serie di raccomandazioni.
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Nonostante siano stati fatti alcuni progressi
dal 2010, secondo un rapporto
pubblicato recentemente, gli Stati membri hanno ancora molta strada da
fare per garantire che le conoscenze e le competenze professionali
acquisite fuori dalla scuola o dall’università siano effettivamente
riconosciute, apprezzate ed accettate.
L’Inventario
europeo per la convalida dell'apprendimento non formale e informale, che ha riguardato 33 paesi europei (Stati membri dell'UE, Islanda, Liechtenstein,
Norvegia, Svizzera e Turchia), ha dimostrato che è
necessaria la progettazione e realizzazione di strumenti efficaci per
meglio riconoscere
questo tipo di competenze e per meglio contribuire ad affrontare le
attuali strozzature all'interno del mercato del lavoro dell'UE.
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