giovedì 18 dicembre 2014

Commercio, skills ed apprendimento


Il 21 novembre scorso si è tenuta a Bruxelles la conferenza finale per la presentazione dei risultati del primo anno di attività del consiglio europeo delle competenze professionali del settore del commercio. 
Il consiglio è stato istituito con il contributo finanziario della Commissione europea. Il progetto è stato presentato su iniziativa delle parti sociali del settore, EuroCommerce, rappresentanza datoriale e Uni-Europa, rappresentanza sindacale. 
I paesi attualmente partner del progetto sono Belgio, Croazia, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Estonia e Svezia al momento seguono le attività del consiglio in qualità di osservatori.
L’obiettivo del consiglio delle competenze è quello di anticipare il fabbisogno delle competenze nel settore del commercio partendo dall’osservazione della situazione attuale e studiando le tendenze future.
Il primo anno di attività del consiglio ha prodotto un rapporto che, oltre all’analisi condotta sul settore, stila una serie di raccomandazioni. 
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Nonostante siano stati fatti alcuni progressi dal 2010, secondo un rapporto pubblicato recentemente, gli Stati membri hanno ancora molta strada da fare per garantire che le conoscenze e le competenze professionali acquisite fuori dalla scuola o dall’università siano effettivamente riconosciute, apprezzate ed accettate. 
L’Inventario europeo per la convalida dell'apprendimento non formale e informale, che ha riguardato 33 paesi europei (Stati membri dell'UE, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia), ha dimostrato che è necessaria la progettazione e realizzazione di strumenti efficaci per meglio riconoscere questo tipo di competenze e per meglio contribuire ad affrontare le attuali strozzature all'interno del mercato del lavoro dell'UE.
 
 

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