La
Commissione europea ha adottato un "accordo di partenariato" con
l'Italia in cui si definisce la strategia per un uso ottimale dei Fondi
strutturali e di investimento europei in tale paese.
L'accordo odierno apre la via all'investimento di 32,2 miliardi di euro di finanziamenti totali a titolo della politica di coesione nel periodo 2014-2020 (a prezzi correnti, compresi i finanziamenti nel campo della cooperazione territoriale europea e lo stanziamento per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile).
L'Italia riceve inoltre 10,4 miliardi di euro per lo sviluppo rurale e 537,3 milioni di euro per il settore marittimo e della pesca.
L'accordo odierno apre la via all'investimento di 32,2 miliardi di euro di finanziamenti totali a titolo della politica di coesione nel periodo 2014-2020 (a prezzi correnti, compresi i finanziamenti nel campo della cooperazione territoriale europea e lo stanziamento per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile).
L'Italia riceve inoltre 10,4 miliardi di euro per lo sviluppo rurale e 537,3 milioni di euro per il settore marittimo e della pesca.
Gli
investimenti dell'UE contribuiranno ad affrontare il problema della
disoccupazione e ad incentivare la competitività e la crescita
economica, dando sostegno all'innovazione, alla formazione e
all'istruzione negli ambiti urbani e nelle zone rurali. Essi serviranno
anche a promuovere l'imprenditoria, a combattere l'esclusione sociale e
ad aiutare lo sviluppo un'economia ecocompatibile ed efficiente sul
piano della risorse.
Commentando l'adozione del partenariato, Johannes Hahn, Commissario responsabile per la Politica regionale, ha affermato: "È
un momento estremamente importante per l'Italia. Oggi abbiamo adottato
un piano d'investimento essenziale, strategico, che pone il paese sui
binari della crescita e dell'occupazione per il prossimo decennio.
Quest'accordo di partenariato rispecchia la determinazione comune alla
Commissione europea e all'Italia di fare l'uso più efficiente possibile
degli investimenti dell'UE e di evitare gli errori del passato. I nostri
investimenti devono avere una portata strategica, conformemente alla
nuova politica di coesione, ed essere incentrati sull'economia reale,
sulla crescita sostenibile e sull'investimento nelle persone. Cosa
altrettanto importante, essi devono essere accompagnati da strutture
amministrative salde ed efficienti ad ogni livello. L'esercizio avviene
all'insegna della qualità e non della celerità, ragion per cui nei
prossimi mesi ci adopereremo appieno per negoziare i migliori risultati
possibili per gli investimenti a valere sui Fondi strutturali e di
investimento europei nel periodo 2014-2020 allorché delineiamo i
programmi operativi da cui emergeranno i cento progetti volti a
stimolare l'economia e a creare posti di lavoro in Italia. Occorre
l'impegno di tutte le parti per poter disporre di programmi
qualitativamente validi e di una gestione rafforzata dei fondi."
Il Commissario Hahn ha aggiunto: "Questa
strategia d'investimento prende le mosse dall'importante contributo che
l'Italia già apporta per aiutare l'UE a raggiungere i suoi obiettivi di
sviluppo di circuiti della conoscenza, modernizzazione e
internazionalizzazione dell'economia e promozione di un uso
efficiente delle risorse energetiche e naturali. Con questo accordo di
partenariato l'Italia dispone ora di una salda base che abbraccia tutti i
Fondi strutturali e di investimento e dà un indirizzo strategico ai
programmi futuri per stimolare l'innovazione, trasformare le PMI
italiane in modelli di crescita ed assicurare la competitività
dell'Italia nei settori ad alta intensità di saperi. I Fondi SIE aiutano
le regioni e le città italiane ad affrontare queste sfide."
- Comunicato stampa
- MEMO sugli accordi di partenariato e sui programmi operativi
- La politica di coesione e l'Italia
- Commissione europea-Accordo di partenariato dell'Italia e Sintesi
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