Delrio: utilizzo fondi UE, 2007-13 è stato il settennato peggiore
(Regioni.it 2511
- 05/06/2014) Non sono stati ben utilizzati i fondi europei nel
2007-13. Lo sostiene il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
Graziano Delrio, in audizione alla commissione Politiche Ue del Senato
sui fondi europei: “il 2007-13 è stato il settennato peggiore e questo
nonostante gli sforzi enormi fatti dai miei predecessori Barca e
Trigilia”.
“Il
Governo – annuncia Delrio - punta a recuperare almeno una parte di quei
5 miliardi di fondi Ue del settennato 2007-13 che vanno rendicontati
entro il 2015, per utilizzarli meglio e spostare i fondi su alcune opere
già in corso”.
Delrio spiega come “il tempo perduto si sia concentrato soprattutto nei primi 3-4 anni e che dobbiamo imparare dagli errori”.
Ora
infatti c’è da affrontare il prossimo settennato 2014-2020.
Competitività delle imprese, occupazione, istruzione e formazione sono
gli obiettivi verso i quali l'Italia orienterà i fondi Ue nel settennato
2014-2020, per un totale di 32 miliardi.
"La
gran parte dei problemi" per la gestione dei fondi, "si concentrano
sulle regioni dove, potenzialmente, avrebbe dovuto affluire una gran
mole di denaro, Calabria, Campania, Sicilia" mentre per la "Puglia il
discorso e' diverso", spiega Delrio illustrando le motivazioni della
scelta di "rafforzare la governance a livello istituzionale".
L’Italia
ha quindi a disposizione 32 miliardi di fondi strutturali, a cui
aggiungerne 10 del Fondo agricolo, 1 per i programmi per le macroaree e
600 milioni pe la Youth Guarantee. A questi si sommano altri 24 miliardi
di cofinanziamento nazionale.
Delrio
quindi assicura come l'Agenzia per la Coesione, che fungerà da supporto
nella gestione operativa dei fondi, sarà "pienamente operativa in tempo
per l'avvio dei programmi nuovi".
Delrio
propone inoltre lo sblocco del cofinanziamento dal Patto di stabilità:
"E' ovvio che il patto di stabilità oggi è limitante" ed "è evidente che
la nostra azione a livello Ue mira anche a sbloccare dal patto
stabilità il cofinanziamento dei fondi europei".
Si
tratta di investimenti già "approvati e programmati", spiega Delrio
precisando che, sbloccare il cofinanziamento dal patto di stabilità
“risolve i problemi di chi i fondi li spende bene, non certo di chi li
spende male”.
L’obiettivo
è di concentrare poche azioni: “Bisogna vigilare affinchè non ci siano
moltiplicazioni di strumenti e quindi di procedure e di necessarie
verifiche".
“Dobbiamo
sfruttare le poche misure quasi automatiche che permettono l''utilizzo
dei fondi, come il Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie
imprese. È una misura che sta funzionando molto bene. Proprio per questo
- evidenzia Delrio – con il presidente del Consiglio dei ministri
abbiamo scelto di stimolare i ministeri a fare rapidamente i decreti
attuativi che allargano il plafond di utilizzo del Fondo".
“Entro
luglio dobbiamo definire i programmi operativi nazionali e regionali,
selezionando gli obiettivi tematici”. Per quanto riguarda i programmi
regionali “ci sono dei ritardi da parte di alcune regioni del Sud, ma ho
sentito i governatori che mi hanno garantito che stanno recuperando il
tempo", mentre le Regioni del nord sono sostanzialmente in linea coi
tempi.
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